Berto Barbarani

Berto Barbarani

Il Poeta di Verona


Particolarmente seducenti sono le etichette della linea “ Il Velluto “, che riporta la dedica del famoso poeta veronese Berto Barbarani, che soggiornava spesso a Sant’Ambrogio ed era legato alla famiglia Meroni da grande amicizia. I versi del poeta mettono in risalto in pieno periodo bellico nel 1943 l'Amarone ricevuto in dono, esaltandone le doti di morbidezza tali da farlo sembrare simile al velluto, e considerandolo in tale difficile periodo storico "la farmacia delle famiglie" evidenziando tale qualità in una arguta rima:

"Meroni caro abbiamo ricevuto 
il Sant'Ambrogio fatto di Velluto
che alla tua salute abbiam bevuto...
In queste universali parapiglie
ti assicuriamo che le tue bottiglie
sono la farmacia delle famiglie ! ”

Berto Barbarani (1872-1945) grande poeta dialettale veronese riconosciuto ancor’oggi come il secondo poeta dialettale a livello italiano, intraprese sin da giovane la carriera giornalistica, e divenne successivamente il direttore del giornale “l’Adige”
Alcune delle sue opere :
Nel 1895 pubblica il volumetto “ El rosario del cor“
Nel 1897 “I pitochi”
Nel 1900 “Le montebaldine”, ancora nello stesso anno “ Canzoniere Veronese" ripubblicato poi in diverse riedizioni
Nel 1911 “ Nuovo Canzoniere Veronese” qui nel “ San Zeno che ride” viene toccato uno dei vertici più alti della sua arte
Nel 1922 “I sogni”
Infine nel 1936 “L’autunno del Poeta”

Barbarani è stato cantore di Verona come nessun altro, raccontandola con intensità e struggente passione in ogni suo aspetto: la storia, le leggende, le tradizioni, la cultura e il mondo popolare.
Le poesie di Barbarani sono una vera e propria guida per scoprire Verona passo passo. L'Adige, “che va / in çerca de paesi e de çità”, i suoi ponti, Castel San Pietro, i ruderi del Teatro Romano, i luoghi e le leggende di Giulietta e Romeo, la basilica di San Zeno, che Barbarani racconta come nessuno storico dell'arte potrà mai fare fino a farla parlare come un'anziana e benevola signora.
Barbarani scrisse le sue poesie nel dialetto di Verona, ecco perché la sua notorietà non ha mai varcato i confini della città. Che però ha ricambiato tanto amore celebrandolo come massimo cantore cittadino. Le sue opere vengono studiate nelle scuole veronesi e i luoghi che gli furono cari lo ricordano con targhe e statue a lui dedicate, come la grande scultura in bronzo nella centralissima piazza Erbe o il suo busto a San Zeno.
Se volete conoscere di più di Barbarani e di Verona in questo sito troverete numerose utili informazioni:
Veronissima
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